NEWS ANNO 2020 / DETTAGLIO NEWS

12.03.2020

Residui di radionuclidi e qualità nei funghi secchi d'importazione

Indagini passate avevano messo in evidenza una qualità piuttosto precaria dei funghi d'importazione secchi.

Uno degli scopi di questa campagna è stato quindi quello di valutare se gli importatori, i commercianti e i rivenditori di funghi hanno delle misure di autocontrollo efficaci e in grado di garantire ai consumatori prodotti conformi.

A causa degli esperimenti nucleari degli anni '60 e della catastrofe di Chernobyl, l'USAV (Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria) ritiene ancora oggi fondato il rischio che i valori di cesio registrati nell'ambito dell'importazione di funghi selvatici da determinati paesi dell'est possano essere molto elevati.

Secondo l'Art. 2 dell'Ordinanza Chernobyl, funghi provenienti da Albania, Macedonia, Bielorussia, Bosnia e Erzegovina, Moldova, Montenegro, Russia, Serbia, Turchia e Ucraina possono essere importati in Svizzera soltanto se la partita è accompagnata da un certificato di esportazione secondo l'allegato III del regolamento (CE) n. 1635/20063.

Il certificato di esportazione deve essere presentato in una lingua ufficiale della Confederazione o in inglese.

Queste condizioni non si applicano ai funghi coltivati e a importazioni di peso inferiore a 10 kg di prodotto fresco o equivalente.

In allegato i risultati della campagna di verifica.

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