29.07.2024
I pasticcieri poschiavini
Tra la metà del Settecento e l'inizio del XX secolo, centinaia di pasticcieri e caffettieri poschiavini emigrarono in diversi paesi europei in cerca di successo economico.
Molti fecero fortuna, e oggi la loro storia rivive in Valle grazie a una mostra al Museo Poschiavino e a numerosi eventi.
Senza i pasticcieri emigrati, il Borgo di Poschiavo avrebbe un aspetto molto diverso.
I soldi guadagnati all'estero permisero agli emigranti di costruire eleganti case al loro ritorno, trasformando il villaggio.
Oltre ai risparmi, essi portarono nuove esperienze e modi di pensare, contribuendo a rendere Poschiavo una piccola cittadina alpina.
I pasticcieri poschiavini non solo influenzarono la loro terra natale, ma lasciarono un segno anche all'estero, rendendo popolari nuove forme di piacere culinario e di scambio socioculturale nei loro caffè.
Questo scambio culturale ha spinto la Fondazione Musei Valposchiavo a organizzare una mostra temporanea su questa "dolce emigrazione".
L'esposizione al Palazzo de Bassus-Mengotti a Poschiavo esplora questo movimento migratorio, il lavoro all'estero e il ritorno in patria.
Il mestiere del pasticciere era esclusivo, con ricette e ingredienti costosi e pregiati.
I caffè offrirono nuove opportunità di incontro e di discussione sull'attualità e sulla politica.
Una parte del museo diventerà il "Café Suizo", dove i visitatori potranno gustare un caffè accompagnato da dolci preparati seguendo antiche ricette.
Il team guidato dallo storico Daniele Papacella ha allestito il percorso espositivo con oggetti in gran parte mai presentati prima.
Numerosi eventi accompagneranno la mostra, rendendo il 2024 l'anno del grande ritorno a casa dei pasticcieri di una volta.
Per ulteriori informazioni
www.musei-valposchiavo.ch
Articolo a cura di Alberto Bresesti per www.bkn.digital.