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17.11.2025

PFAS e cibo: qualità sotto controllo

La recente campagna nazionale sulle PFAS (sostanze per- e polifluoroalchiliche), condotta dai chimici cantonali con il supporto dell'autorità federale, ha acceso un riflettore su carne, pesce, uova, latte e derivati.

I risultati offrono un quadro rassicurante ma non privo di spunti critici: gran parte dei prodotti analizzati rispetta i valori massimi, mentre solo una minima quota presenta superamenti degni di indagine.

Per il consumatore e per chi lavora nella ristorazione, la fotografia è chiara: la qualità media degli alimenti di origine animale resta elevata, e i rischi legati a queste sostanze persistenti non incidono in modo significativo sulle scelte quotidiane.

Tuttavia, la loro presenza diffusa ricorda quanto sia delicato l'equilibrio tra ambiente, filiere produttive e sicurezza alimentare.

Da qui l'importanza di continuare a privilegiare produttori trasparenti, allevamenti attenti e una filiera che sappia comunicare con chiarezza.

La sostenibilità, in questa prospettiva, non è solo un tema etico ma anche una garanzia di qualità.

La campagna conferma che la vigilanza funziona, ma che il settore deve restare vigile: controlli costanti, ricerca aggiornata e collaborazione tra enti e produttori garantiranno che la tavola svizzera continui a offrire gusto, fiducia e autenticità.

Per gli addetti ai lavori, dai sommelier ai cuochi curiosi di leggere il territorio attraverso i suoi ingredienti, questo monitoraggio offre anche l'occasione di valorizzare le produzioni locali che investono in pratiche pulite.

Raccontare la provenienza, scegliere allevatori che puntano sulla qualità dell'acqua e dei mangimi, spiegare al cliente perché un prodotto è più sicuro di un altro: tutto ciò costruisce fiducia e rafforza il legame tra gusto, territorio e responsabilità.

Articolo a cura della Redazione.

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