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18.10.2025

Sbrinz e Parmigiano due origini nobili

Tra i monti svizzeri e la pianura emiliana si apre un dialogo antico fatto di latte, sale e tempo: due formaggi spesso accostati, ma nati da mondi diversi e con una storia che sorprende, perché lo Sbrinz è il più antico.

Le prime tracce scritte dello Sbrinz risalgono al XII secolo, quando i mercanti lo trasportavano attraverso i passi alpini fino a Milano e Pavia, dove veniva chiamato formaggio di Brienz.

Il Parmigiano Reggiano compare circa un secolo dopo, grazie ai monaci benedettini e cistercensi dell'Emilia, che forse si ispirarono ai formaggi duri svizzeri per creare una versione padana più equilibrata e regolare.

Lo Sbrinz nasce nel cuore della Svizzera centrale, tra i pascoli dell'Oberland bernese e della regione di Lucerna.

È prodotto esclusivamente con latte crudo intero di mucca, senza additivi, e stagiona almeno diciotto mesi, ma spesso supera i tre anni.

Il risultato è un formaggio duro e friabile, dal colore dorato e dal sapore pieno, burroso e complesso, con note di fieno secco, noci e caramello tostato.

Si gusta a piccoli pezzi o a scaglie, accompagnato da vini bianchi strutturati o da distillati di montagna.

Il Parmigiano Reggiano nasce nei caseifici dell'Emilia, dove si utilizza latte parzialmente scremato, caglio e sale, senza alcun additivo.

Matura da dodici a oltre quaranta mesi, sviluppando una pasta granulosa e friabile, ricca di cristalli di tirosina.

Al palato offre aromi che vanno dal burro fresco alla frutta secca e al brodo vegetale, con un'intensità umami unica.

È perfetto sia da tavola sia come condimento, simbolo della cucina italiana nel mondo.

Sbrinz e Parmigiano condividono la stessa filosofia: tempo, artigianalità, purezza del latte.

Ma mentre il primo conserva l'anima ruvida e montana delle Alpi, il secondo racconta la perfezione solare della pianura padana.

Insieme rappresentano due nobili espressioni della cultura casearia e del gusto.

Articolo a cura della Redazione.

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