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19.11.2025

Cibo e antibiotici, equilibrio vitale

Ogni anno, dal 18 al 24 novembre, la World AMR Awareness Week richiama l'attenzione sulle resistenze agli antibiotici, una delle minacce più insidiose per la salute globale.

La Svizzera partecipa attivamente con la strategia StAR, che unisce medicina umana, veterinaria e tutela dell'ambiente secondo l'approccio One Health.

Ma cosa significa tutto questo per chi produce, cucina e racconta il cibo?

Nel mondo enogastronomico, la resistenza agli antibiotici non è un tema astratto: è un filo invisibile che collega allevamenti, filiere, cucine professionali e tavole dei consumatori.

L'uso non necessario di antibiotici negli animali può favorire la comparsa di batteri resistenti, capaci di raggiungere gli alimenti e, attraverso essi, l'uomo.

Da anni la Svizzera ha ridotto in modo significativo l'impiego di antibiotici in veterinaria, eppure il lavoro non è finito: servono pratiche sempre più attente, controlli rigorosi e un'informazione chiara.

Per chi opera nel settore, il primo gesto concreto è la scelta delle materie prime.

Preferire allevamenti che adottano protocolli veterinari responsabili significa favorire prodotti più sicuri e sostenibili.

In cucina, igiene, corretta conservazione e cotture adeguate diventano strumenti fondamentali non solo per il gusto, ma anche per la prevenzione.

Perfino la comunicazione al cliente può fare la differenza: raccontare l'origine etica di una carne o di un formaggio sensibilizza senza appesantire l'esperienza gastronomica.

La buona tavola non vive soltanto di ricette, ma anche di scelte consapevoli.

In questa settimana e per tutto l'anno l'enogastronomia può diventare un alleato prezioso nella lotta alle resistenze, unendo piacere, cultura e responsabilità.

Perché proteggere l'efficacia degli antibiotici significa proteggere anche la qualità del cibo che amiamo.

Articolo a cura della Redazione.

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