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30.04.2025

Uova: la Svizzera corre ai ripari

L'uovo piace, eccome se piace; in Svizzera il consumo continua a crescere e la produzione nazionale, per quanto in aumento, non riesce più a tenere il passo.

Così, il Consiglio federale è intervenuto: dal 1° giugno 2025 si potranno importare 10'000 tonnellate in più di uova da tavola, con dazi agevolati.

Una boccata d'ossigeno per scaffali e consumatori, soprattutto in vista del picco natalizio.

L'incremento del contingente doganale, salito a 31'000 tonnellate annue, equivale a circa 158 milioni di uova in più che potranno entrare nel Paese a condizioni favorevoli.

Le due tranche previste, una da 6'500 tonnellate a giugno e una da 3'500 a settembre, saranno assegnate secondo la regola del "first come, first served".

Il perché è semplice: tra il 2023 e il 2024 ogni svizzero ha consumato in media 9 uova in più, arrivando a quota 198 all'anno.

La produzione indigena, sebbene in crescita (+2,8%), non basta più a soddisfare questa fame di proteine.

Dietro ai numeri c'è anche un cambio culturale.

Le uova non sono più solo ingrediente da colazione o pasticceria: protagoniste di bowl, brunch e ricette plant-based, hanno riconquistato un ruolo centrale nella dieta quotidiana.

E la politica, questa volta, non si è fatta trovare col guscio vuoto.

Articolo a cura della Redazione.

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